i cani dormono in ghiacciaia

Vi prego non dite che ho un'anima sadica, anche se tengo un cane chiuso nel frigo; credetemi ne sono costretto. E' un cane pericoloso. Troppo pericoloso se sta a piede libero. E tutto perche' odia gli uomini; li chiama cani.

Si', cani ci chiama. Quando apro il frigo mi sbraita contro: "Quel cane che mi ci ha messo... " e poi ringhia.

L'altro giorno quando aprii lo sportello, mi guardò con la sua faccia da anarchico, mi annuso', poi disse: "Padrone, voglio 5 minuti per parlarti".

"Concesso" risposi.

Lui si sedette sulle zampe posteriori e incomincio'

"lo odio gli uomini; li odio a morte."

"Cominciai ad odiarli in un giorno di sole. Camminavo sotto il sole annusando diligentemente tutti i pali della luce. Li annusai e trovai quello che faceva per me. Alzai la gamba e...”

"Mammina", sentii dire da un bimbo, "guarda quel cane che tiene su il lampione"

"Mi offesi a morte. E' mai possibile che un cane onorato non possa fare i fatti suoi senza che ci sia qualcuno che lo fraintenda? Sembra di no. Ma questo è niente. Il colmo fu quando cominciai a frequentare gli uomini, quelli grandi, e ad ascoltare i loro discorsi. Li sentii parlare; adoperavano il mio onorato nome, appiccicandolo, come un francobollo, a tutto ciò che disprezzavano o compativano maggiormente."

"Per loro le statale, sempre solo come un cane, faceva una vita da cani, in un mondo cane. In inverno il freddo era cane; d'estate c'era la cani ... cola; gli studenti erano buoni solo di far cagna...ra ed i ministri di menar il can per l'aia. Uno che, giocando a pocker, rimaneva in mutande, calzini e canottiera, era fortunato come un cane in chiesa. Sinceramente erano cose da cani per un povero cane come me.”

“lo, che avevo chiuso un occhio alla mancanza di discrezione e di urbanità di quel famoso bimbo, essere offeso cosi' apertamente e pubblicamente!... "

"Era troppo… troppo!"

" Da allora cominciai ad odiare gli uomini. Ad odiarli, tanto da decidere di vendicarmi."

"In una notte di luna cio’ avvenne.”

“Nella una strada oscura c'era una vetrina; nella vetrina c'era un buco; nel buco entravano ed uscivano le mani guantate di un ladro."

"All'angolo della via c'era un tipo alto e stretto, vestito di marrone, con una farfalla a fiorellini sotto il pomo di adamo."

"Venne il metronotte e chiese: cosa fai?"

"Nulla! rispose il tizio in marrone e con la farfallina a fiori sotto il pomo di adamo”

"Tu fai il palo. , ? No, assolutamente! , rispose il lungo in marrone e con la farfalla."

"No? Allora spiegami come fai ad avere le scarpe, i calzini e i pantaloni bagnati. "

"E' stato quel cane , disse l'uomo dai piedi bagnati; e’ stato quel brutto cagnaccio... , e mi indico'"

"Allora facevi proprie il paio, concluse il metronotte ... soltanto addosso ai pali i cani fanno certe cose... ."

"Sotto la luna di agosto, il metronotte infilò le manette ai polsi del palo in marrone con la farfalla; legò la catenella delle manette al portapacchi; risalì in bicicletta e si allontano' per la strada oscura."

"L'uomo in marrone con la farfalla sotto il pomo di adamo e con i pantaloni bagnati lo seguiva come un cagnolino legato al guinzaglio."

"lo guardai l'uomo che faceva il cane e per la prima volta capii che cosa sia in ultima analisi l'uomo: nient'altro che un cane da tenere al guinzaglio."

Poi fece un ultimo ringhio di disapprovazione; giro' la schiena e ritorno' nei frigo a fare la nanna.

roban 1960