Quando i bit avevano la coda

La riservatezza dei dati

Siamo nei favolosi anni '60 del secolo scorso.

Il Direttore del Personale Dottor Emilio Zeta telefona al collega Dottor Roberto Bi, Direttore dei Sistemi Informativi.

"Roberto, come sai dobbiamo fare il budget degli stipendi dei dirigenti; verra' da te il Rag. Sergio Pi; ti raccomando di fare eseguire il lavoro controllando che venga sempre garantita la riservatezza dei dati. Roberto, ci conto!"

"Emilio, sara' fatto!"

Il Rag. Sergio Pi entra nell'ufficio del Dottor Roberto Bi con in mano i moduli di input alla perforazione; sono degli anonimi moduli con un tracciato di 25 righe e di 80 colonne; i moduli contengono solo dei numeri e in testa al tracciato non esiste alcuna indicazione che possa fare immaginare il significato delle cifre contenute.

"Dottor Bi, il Dottor Zeta mi ha pregato di farle di nuovo presente che i dati sono molto riservati e chiede che se ne occupi personalmente"

"Ma certo Rag. Pi, andiamo insieme al CED e vedra' che con Camillo non ci sara' alcun problema"

Il Capo Centro e' un certo Camillo Ci, ex magazziniere, senza istruzione ma molto intelligente ed appassionato radioamatore che, avendo dimestichezza con circuiti e resistenze, era diventato capo del precedente Centro Meccanografico denominato da poco Centro Elaborazione Dati per via di un Sistema 1401 a schede che l'IBM aveva appena installato.

"Camillo, sono qui con il Rag. Pi, per un lavoro molto riservato che riguarda il budget del prossimo anno; trova due ragazze affidabili per la perforazione e la verifica di questi moduli; noi con te controlliamo che la riservatezza venga garantita"

Dalla faccia di Camillo, capisco che non e' d'accordo sul metodo di approccio.

Il Rag. Pi conta i moduli e poi li passa alla ragazza addetta alla perforazione delle schede.

Le schede vengono perforate sotto gli occhi vigili del Rag. Pi.

Poi Camillo Ci ritira i moduli e le schede perforate e fa per passare il tutto alla ragazza addetta alla verifica, ma il Rag. Pi chiede di ricontare i moduli per assicurarsi che ci siano ancora tutti.

Camillo e' visibilmente irritato.

Dopo la conta, i moduli e le schede vengono consegnati alla ragazza addetta alla verifica.

Camillo riprende le schede verificate ed i moduli che vengono di nuovo ricontati dal Rag. Pi; Camillo fatica a trattenere il suo disappunto ma poi improvvisamente sorride rivolgendosi al Rag. Pi.

"Sergio, forse potrebbe esserti utile un listato di queste schede… lo faccio?"

"Certo Camillo, purche' sia garantita la riservatezza!"

"Naturalmente Sergio… andiamo al 1401"

Camillo pone davanti alla schede appena ottenute, il programma di stampa (5 schede in linguaggio macchina) per ottenere il listato sulla stampante 1403; mette tutto nel lettore delle schede ed avvia.

La stampante lista le schede su modulo continuo in originale e tre copie.

Finita la stampa Camillo consegna le schede e i moduli continui al Rag. Sergio Pi.

"Sergio, adesso hai tutto, i moduli di input, le schede ed il listato. Quindi sei tranquillo che nessuna informazione sia stata persa, vero?"

"Direi proprio di si'"

"Sergio, non credo proprio… vieni a vedere"

Camillo va all'unita' centrale, prende possesso della consolle del 1401; con naturalezza sposta manopole, preme pulsanti, digita comandi ed accende una serie di luci in successione prendendo continue annotazioni su di un foglio di carta.

"Sergio, l'ultima riga del tuo ultimo modulo contiene i seguenti numeri 1,8,2,2,7,……"

Il Rag. Sergio Pi diventa verde di rabbia.

"Camillo, non e' possibile! Cancella tutto"

Sono costretto ad intervenire.

"Camillo, basta. Cancella!"

Camillo preme il tasto che serve a controllare se tutte le lampadine della console sono in grado di funzionare; naturalmente tutte le lampadine si accendono.

"Sergio, come vedi ho cancellato tutto"

Il Rag. Pi sorride rassicurato.

Dentro mi sganascio dal ridere.

Continua Camillo.

"Sergio, per farmi perdonare, se vuoi ti scarbono il listato"

Mi accorgo che Camillo vuole proprio starvincere.

Il Rag. Pi acconsente e Camillo va alla scarbonatrice per separare le varie copie del listato dalla carta carbone esistente fra foglio e foglio ed esegue l'umile compito dello scarbonatore.

"Ora Sergio hai tutto, i moduli, le schede perforate e i listati in originale e tre copie, Sei a posto …. Vero?"

Il Rag. Pi e' perplesso per quanto accaduto ma comunque ringrazia e si avvia verso l'uscita del CED.

Camillo lo richiama.

"Sergio, cosa fai? Vai via e mi lasci la carta carbone. Se vuoi ti leggo tutti i tuoi dati dal primo all'ultimo e con uno specchio e' ancora piu' facile."

Il Rag. Pi e' sul punto di esplodere.

Decide di tacere, affonda le mani nel bidone della carta carbone; preleva per sicurezza anche quella di altri listati e furibondo abbandona il CED.

Risalgo in ufficio, la mia segretaria mi avvisa che il Dottor Zeta mi aspetta immediatamente nel suo ufficio.

Me l'aspettavo, ma Camillo e' grande.

roban (roberto bello)